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Come capire se qualcuno ha un interesse romantico verso di noi

L’altro giorno mia nipote di sei anni rientra a casa dopo la scuola piangendo. “Ma che hai?”, le ho chiesto inginocchiandomi di fronte a lei e passandole le mani su occhi e guance per asciugarle le lacrime.

Lei si lancia tra le mie braccia, nasconde la testa tra il mio collo e la mia spalla e inizia a singhiozzare ancora più forte. Le lascio il tempo di calmarsi e poi le chiedo di sedersi sul divano e aspettarmi mentre le verso un bicchiere di acqua.

Mentre sorseggiava, le ho detto che le lacrime fanno scappare gli unicorni. Le ho preso il bicchiere di mano e l’ho appoggiato sul tavolino da caffè. Le ho chiesto se sapesse quale fosse il trucchetto magico per far tornare gli unicorni e lei, incuriosita, ha ammesso di non saperlo. Ho aspettato qualche secondo e poi, gridando “il solletico!”, ho iniziato a farglielo gentilmente sul collo e sulla pancia. Lei ha iniziato a ridere.

“Va meglio adesso?”, le ho chiesto. Lei ha annuito timidamente. “Mi vuoi raccontare cosa è successo?”. “Io pensavo che Alessandro fosse il mio amico, invece no”, mi risponde. “Lui vuole sempre sedersi vicino a me, mi chiede di giocare durante l’intervallo e parla spesso di me con la mia amica Anna”. Mentre parla gioca con l’orlo della sua gonna e scalcia ininterrottamente con le gambe. “Oggi, però, io ho voluto sedermi vicino a Jonathan e Alessandro mi ha detto che sono una stupida. Poi, è andato a ripetere la stessa cosa anche ad altri nostri compagni di classe”.

Le chiedo perché ci fosse rimasta così tanto male. “Perché io non sono una stupida”, risponde lei. “No, non lo sei. Ma ci sei rimasta male solo per quello?”. Lei risponde, “no, anche perché Alessandro è mio amico e gli amici non dicono queste cose gli uni degli altri”.

“Hai ragione” le dico, “ma credo che in questo caso tu non sia l’unica ad esserci rimasta male. Anche Alessandro si è dispiaciuto del fatto che tu ti sei voluta sedere vicino a Jonathan oggi. Ha sbagliato il modo in cui te l’ha comunicato”. Lei mi guarda curiosa e mi chiede, “ma se ci è rimasto male, perché non me l’ha detto? E poi, non capisco perché gli è dispiaciuto. Anche Jonathan è mio amico”.

“Non te l’ha detto perché probabilmente si vergogna e non sa come dirlo. Certo che anche Jonathan è tuo amico, ma Alessandro è abituato a ricevere le tue attenzioni e oggi non ha apprezzato che tu le abbia dirette a qualcun altro”. “Non capisco”, mi dice mia nipote. “Sai, credo proprio che tu piaccia ad Alessandro”, le ho annunciato. Lei diventa rossa e scuote la testa in segno di negazione.

Le suggerisco di preparare una lettera in cui spiega al suo amichetto di esserci rimasta male per il suo comportamento di oggi e che vorrebbe ricevere delle scuse da parte sua per poter fare la pace. Lei accetta e la scriviamo insieme.

Il giorno dopo mia nipote mi chiama con il telefono di sua mamma, “zia, lo sai cosa è successo oggi? Io ho dato la lettera ad Alessandro prima di iniziare la lezione. Lui mi ha risposto dopo l’intervallo con un bigliettino. Mi ha chiesto scusa e ha detto che non è vero che sono stupida. Ha detto che io sono intelligente. Poi, mi ha chiesto di diventare la sua fidanzata. Io gli ho detto che il papà non vuole che io mi fidanzi perché sono troppo piccola, però possiamo diventare amici del cuore. Lui ha detto di si e abbiamo fatto la pace”.

La paura di essere vulnerabili

È difficile ammettere di provare dei sentimenti per qualcuno quando questi sentimenti non li si sa riconoscere. Diventa più facile con il tempo, quando si acquisisce esperienza e maturità. Tecnicamente, ma non sempre.

Provare interesse per qualcuno ha molto a che fare con la vulnerabilità. Per stabilire una connessione con una persona bisogna aprirsi, mostrarsi per quello che si è e ammettere di provare sensazioni che possono essere intimidatorie, poiché si teme un rifiuto.

Non tutti sono disposti a mostrarsi vulnerabili. Perché? La vulnerabilità è uno stato di esposizione emotiva che viene accompagnato da un certo grado di incertezza. Implica la disponibilità di una persona ad accettare il rischio emotivo che deriva dall’essere aperti e disposti ad amare ed essere amati.

Quella della vulnerabilità può essere una vera e propria fobia che impedisce di stabilire relazioni intime estremamente benefiche per una vita serena.  

L’istinto di sopravvivenza porta ad allontanarsi dalle cose che si ritengono dannose e che potrebbero ferire, tanto fisicamente quanto emotivamente. In alcuni casi può essere che, ragionevolmente, si percepisce che la persona di fronte non meriti fiducia. In altri, quando ancora non si ha superato un rifiuto importante (o una serie di rifiuti), oppure quando si è appreso sin da piccoli a rispondere a determinate situazioni in maniera difensiva, si tende ad alzare i famosi muri.

Questi muri posso portare all’isolamento, il quale automaticamente porta alla solitudine. Per questo, quando si ha paura di essere vulnerabili, spesso si finisce per ferire inavvertitamente non solo noi stessi, ma anche qualcun altro.

Può anche capitare che la voglia di stabilire un legame affettivo porti ad abbassare le difese e ad aprirsi con l’altra persona. Se la paura della vulnerabilità è troppo forte, però, si finisce per iniziare a giocare il gioco infinito del prendere e lasciare. Si alternano momenti in cui si dona una piccola parte di sé a qualcuno, per poi ritrattare il giorno dopo e a continuare.

Imparare ad essere vulnerabili è importante e qualcuno per cui proviamo un interesse affettivo potrebbe essere la persona giusta per aiutarci ad apprendere questa inestimabile qualità.

Accettare la vulnerabilità rende più forti. Situazioni in cui ci si sente vulnerabili possono rappresentare un modo per acquisire sicurezza e fiducia nella propria capacità di gestire situazioni difficili. Questo rende più resilienti di fronte alle difficoltà della vita.

Inoltre, è cruciale per stabilire relazioni più forti. Favorisce l’intimità e può approfondire la compassione, empatia e connessione con le persone che fanno parte della propria vita.

Infine, può aiutare a sviluppare una migliore accettazione di sé, consentendo di accettare e abbracciare diversi aspetti di sé stessi. Questo può favorire grande fiducia e autenticità.

Come capire se qualcuno ha interesse verso di noi?

Il paragrafo precedente è importante perché spesso si sente dire che uno dei segni che mostrano che qualcuno ha un interesse romantico verso un’altra persona è proprio la vulnerabilità.

In molti casi è vero, ma in altri può essere che l’altra persona abbia il timore di mostrarsi fragile e non si apra facilmente.

Questo non significa che, comunque, non ci provi lo stesso a manifestare interesse. Di seguito una breve lista di indizi che potrebbero lasciar intendere di piacere ad un’altra persona:

1. Linguaggio del corpo

Un gesto spesso vale più di mille parole. Quando una persona ha un interesse romantico per qualcuno tende a protendersi verso quest’ultimo, a cercare contatto o comunque a stargli vicino. Spesso, può anche accadere che mimi le azioni della persona per cui ha interesse. Quando questa persona sorride, sorride con il suo intero volto. Le fossette del viso si fanno profonde, spuntano delle piccole rughette intorno agli occhi e tutti i suoi denti sono in bella vista. Lo sguardo è dolce e curioso, osserva il corpo di chi ha di fronte, anche se poco rilassato per via della tensione di trovarsi in prossimità della persona desiderata.

2. Passare del tempo insieme

Quando si ha interesse per una persona si cerca di passare del tempo con essa. Si improvvisano scuse per iniziare una conversazione e fare qualcosa insieme. A volte la timidezza può bloccare e diventa difficile avere il coraggio di parlare alla persona desiderata. Comunque, quando c’è interesse, si cerca di creare l’occasione per interagire. Può essere frequentare lo stesso locale, entrare a far parte dello stesso gruppo di amici, prendere una pausa nello stesso momento. Insomma, quando c’è interesse si trova sempre un modo di farsi notare.

3. Non parlare di qualcun altro

Quando si ha interesse per qualcuno, si tende a non menzionare altri individui che potrebbero essere percepiti come competizione. Per esempio, nel caso di una relazione eterosessuale, una ragazza tende a non parlare di altri ragazzi in presenza di quello che le piace e viceversa. Questo accade perché si vuole mostrare totale interesse nella persona che si desidera nella speranza di aumentare le proprie chance di fare colpo.

4. Domande su domande

Una persona che ha interesse verso un’altra tende a porre molte domande a quest’ultima. Questo perché si cerca di conoscere gli interessi e la realtà della persona desiderata, oltre che perché è piacevole interagire con essa.

5. Lasciare il segno

Questo vale specialmente per gli uomini, ma può capitare anche tra donne. Si cerca di stupire e impressionare positivamente la persona desiderata. Si vuole mostrare le proprie qualità migliori. La psicologia spiega che questo comportamento ha a che fare con la teoria evolutiva secondo la quale ci si mostra nella propria forma migliore per massimizzare le possibilità di attrarre il partner desiderato.

6. Istinto di protezione

Chi ha interesse per qualcuno tende a vedere la persona desiderata come qualcosa da proteggere perché considerata importante. Bastano dei piccoli gesti, come difendere la persona oggetto di interesse da critiche o comportamenti sgradevoli, oppure metterla al riparo dalla pioggia o da una pozzanghera in mezzo alla strada mentre si cammina.

7. Sorriso costante

Il volto di una persona interessata ad un’altra è caratterizzato da un grande sorriso quando quest’ultima è attorno. Può essere che si provi ad essere più divertenti del solito o si rida più rumorosamente. La sola presenza della persona desiderata ha il potere di cambiare l’umore in meglio!

Distinguere interesse amichevole con interesse romantico  

A volte è facile capire quando una persona sta flirtando. Altre, invece, diventa più complicato. Vuoi per la paura della vulnerabilità, vuoi per timidezza.

Distinguere un interesse amichevole da uno romantico può non essere semplice. Sorridere o mantenere lo sguardo è spesso sinonimo di cortesia e non necessariamente di un coinvolgimento affettivo.

Vi sono alcuni piccoli accorgimenti, però, che sembrano appartenere solo ed esclusivamente alla sfera del romantico e non a quella dell’amichevole.

Come detto in precedenza, il linguaggio del corpo può dire più di molte parole. Specialmente quando ci si trova in un contesto rilassato, dove i convenevoli non sono necessari, un gran sorriso, una costante ricerca di contatto e il protendersi verso qualcuno sembra proprio indicare un’attrazione romantica.

Osservare il contesto è essenziale. Si tende a lasciarsi andare con commenti e battutine a sfondo romantico soprattutto quando ci si trova in luogo in cui si ritiene appropriato.

Non tutti flirtano allo stesso modo. La psicologia individua diversi tipi di comportamento quando si flirta con qualcuno:

  • I flirt tradizionali, che tendono ad essere introversi, sono cauti e educati quando flirtano a una festa, un bar o un ambiente educativo. Non sono le persone che fermano a chiacchierare al supermercato.

 

  • I flirt fisici, che usano molto il linguaggio del corpo, amano flirtare scherzosamente in molti contesti.

 

  • I flirt giocosi sono meno educati dei flirt fisici e tendono ad essere molto estroversi, gettando al vento la cautela quando si flirta. Non sono così sinceri nei loro flirt quando il contesto non corrisponde all’obiettivo (supermercati) ma sono sinceri quando si incontrano velocemente.

 

  • Infine, il flirt sincero e il flirt educato preferiscono entrambi essere presentati a qualcuno, invece di iniziare il contatto da soli, e sono cauti nel loro approccio.

Le statistiche ci dicono che, sia gli uomini che le donne, non sono molto abili nel riconoscere un flirt. Secondo uno studio, pare che solo il 18% delle donne siano state in grado di riconoscere il flirt di un uomo e il 36% di uomini abbiamo captato quello di una donna.

Addirittura, sembra proprio che sia più facile riconoscere il non-flirt dal flirt, con l’83% di donne e l’84% di uomini in grado di individuare un non-flirt correttamente.

Non c’è da scoraggiarsi, quindi, se non si è captato l’interesse di qualcuno nei propri confronti. Il miglior modo per togliere ogni dubbio rimane sempre quello di comunicare e chiedere direttamente all’altra persona se provi un’attrazione romantica. In ogni caso, a volte, il bello del flirt è proprio il gioco di sguardi e incertezza iniziale. Quindi perché non lasciarsi un po’ stuzzicare, prima di svelare tutte le carte? 

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